Pietro Veragouth
Quando mi chiedono di cosa mi occupo, faccio sempre un po' fatica a rispondere e non so mai bene da che parte cominciare. Per tagliare la testa al toro, da qualche anno, pubblico su questo blog le attività che ritengo più interessanti.
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AI "Reverse engineering"
Tuta Spaziale Made in S.P.A.C.E.
Abbiamo testato con successo la prima versione delle nostre tute extra-veicolari durante l'analogo SMOPS svoltosi nel deserto dello Utah e vedono in prima linea due colossi del tessile e della moda.
Questa è la società dedicata allo spazio di cui faccio parte: www.marsplanet.org
Intelligenza Artificiale. È arrivata la Disruption?
Stimuli: Progetto di Ricerca
Stimuli è il progetto di ricerca che stiamo svolgendo in seno ai nostri Think Tank. L'obiettivo è quello di capire in che modo possano migliorate le performance dell'attività di brainstorming attraverso l'impiego dell'intelligenza artificiale e della realtà virtuale. I risultati ottenuti fino ad ora sembrano molto incoraggianti.
School of Disruption
La School of Disruption è un tassello fondamentale dell'ecosistema Sidi. Devo dire che il risultato ottenuto durante i primi sei mesi di attività, con oltre 1200 corsisti iscritti, ha più che ampiamente superato le aspettative e per questo abbiamo deciso di potenziare il progetto avviando un piano di ulteriore sviluppo per ampliare l'offerta di corsi nei diversi campi dell'innovazione dirompente.
È proprio ora di piantarla!
Ad oggi, la tecnologia più sofisticata per sequestrare CO2 dall'atmosfera (la prima causa del surriscaldamento globale) è la pianta. Un albero stocca nel proprio legno tra i 30 e i 50 kg di anidride carbonica all'anno. Di fatto rappresenta il sistema più efficiente, più economico, più semplice di cui disponiamo per contrastare il cambiamento climatico (ovvio, non è la soluzione definitiva, perché è fondamentale agire sulla riduzione delle emissioni, però può dare un contributo consistente).
Con queste premesse, lo sviluppo del progetto SostenibiliTi (in seguito divenuto The Greenest), per noi del Sidi è stato un passo quasi scontato.
Moduli Abitativi Anti-Pandemici
Nei primi mesi del 2020, per dare il nostro contributo alla lotta contro la pandemia di Covid-19, abbiamo deciso di sviluppare soluzioni abitative d'emergenza innovative, basate su tecnologie avanzate. I nostri moduli, facilmente trasportabili, hanno raggiunto centinaia di destinazioni globali, dimostrando una rapida efficacia. Dopo la pandemia abbiamo deciso di continuare l'attività dando vita a inSpace, estendendo il nostro approccio anche al settore residenziale.
www.inspace.work
ECSEC - European Center for Space Exploration and Colonization
La prima canzone al mondo interamente realizzata con l’intelligenza artificiale
All'inizio sembrava troppo ambizioso, poi impossibile... ma alla fine un'idea piuttosto semplice ci ha permesso di realizzarlo.
Carne sintetica
Su questo progetto stiamo lavorando da alcuni anni, sia sul fronte della coltivazione che su quello dei terreni di coltura. La vera svolta c'è stata nel 2020, quando abbiamo inventato un modo ingegnoso che ci permette di risolvere contemporaneamente due dei principali problemi legati alla produzione di carne in vitro: ottenere la consistenza tipica della carne da allevamento e la capacità di produrre su larga scala. Stiamo ancora lavorando in modalità stealth in attesa del deposito dei brevetti e non vedo l'ora di poter passare alla fase di produzione vera e propria.
Centro Competenze 3D Building
In collaborazione con l'Accademia di Architettura di Mendrisio, la Supsi, Tesla, il Comune di Manno e diversi sponsor privati, stiamo dando vita al primo centro di ricerca europeo dedicato esclusivamente al settore della stampa di edifici. L'obiettivo è quello di fare del Ticino un punto di riferimento internazionale capace di attrarre aziende, ricercatori, finanziamenti in un campo che ha tutte le caratteristiche per essere dirompente.
(Giusto per curiosità... Ho registrato questo video in macchina per farmi un'idea concreta di cosa succederà quando le auto saranno autonome)
Swiss Institute for Disruptive Innovation - SIDI
Body Scanner Ultra Low Cost
Abbiamo deciso di pubblicarla su Kickstarter e il responso è stato tiepido da parte del consumatore finale ma molto positivo da parte delle aziende. È per questo che abbiamo deciso di sospendere la campagna per concentrare le nostre risorse (poche) su questi gruppi. Con uno di questi abbiamo concluso un importante contratto che, si spera, ci permetterà finalmente di avere le risorse finanziare e gestionali necessarie per una corretta crescita.
Droni salvavita
Ologrammi
Lavoretti fatti con mia figlia Viola
Casetta fatta con legno di scarto |
Lampada fatta con rametti trovati nel bosco |
Taglieri a incastro inventati da Viola |
Progetto "Telepresenza"
L’idea mi è venuta nel 2009, quando ero alle prese con un problema da risolvere in un paese del terzo mondo. Di seguito un articolo che era apparso a proposito e un video-documentario fatto dalla Radio-Televisione della Svizzera Italiana.
La telepresenza. Non ipotesi fantascientifica ma tecnologia alla nostra portata
Pietro Veragouth
Vice Presidente Fondazione Bambini Cardiopatici nel Mondo
Il lavoro della Fondazione Bambini Cardiopatici nel Mondo è spesso ostacolato, o addirittura vanificato, da quei normali problemi che quando si verificano in paesi molto poveri, lontani e/o resi insicuri da conflitti più o meno latenti risultano insuperabili. Pensiamo alla manutenzione o alla riparazione di un dispositivo medico, per esempio un ecocardiografo, come è recentemente capitato, e che è stata la scintilla da cui è scaturita l’intuizione che sta alla base del progetto.
Per far fronte a queste situazioni, da oltre due anni, con il contributo di vari partner e della SUPSI, stiamo portando avanti un progetto che mira proprio ad annullare le distanze geografiche, permettendo a un tecnico specializzato di operare a distanza.In pratica si tratta di un dispositivo ottico, simile nell’aspetto a dei normali occhiali, che collegato tramite Internet permette a una persona di essere “presente” in una data situazione pur trovandosi fisicamente in un altro luogo. È una particolare applicazione della cosiddetta “realtà aumentata”, una tecnologia dalle enormi prospettive di sviluppo. Nello specifico, vogliamo consentire a una persona qualificata di “vedere” attraverso gli occhi di un soggetto in loco, non altrettanto competente, e di guidarne azioni e movimenti a distanza.
Se occorre riparare un ecocardiografo che sta ad Addis Abeba, per esempio, avremo bisogno “solo” di due paia di questi particolari occhiali: con i suoi occhiali, il tecnico specializzato che si trova in Germania vedrà esattamente quello che sta guardano, con i suoi occhiali, la persona in Africa, e quest’ultima vedrà apparire nel suo campo visivo, in tempo reale, le istruzioni operative più appropriate. Non dovrà fare altro che mimare passo per passo le indicazioni che riceve. L’aspetto innovativo di questo sistema sta nella semplicità di utilizzo e nella possibilità offerta all’utente remoto di immergersi completamente nell’ambiente dell’altro, con il quale interagisce direttamente e naturalmente con i gesti delle mani.
Si può comprendere come siano molti i potenziali campi applicativi di questa tecnologia; pensiamo, in una prospettiva niente affatto remota, alla formazione a distanza, alla possibilità di offrire consultazioni mediche, per fare solo degli esempi. Lo sviluppo di nuove applicazioni, anche al di fuori dell’ambito medico, sono infinite e limitate soltanto dalla nostra capacità di idearne di nuove.
Il nostro progetto è in dirittura di arrivo, è stato brevettato, e contiamo di poter presto passare dalla fase di test all’applicazione vera e propria.
Devo dire, per concludere, che non saremmo neppure partiti se non avessimo trovato nel Cardiocentro e nella sua direzione quell’attenzione e quell’incoraggiamento che sono condizione necessaria all’avvio di qualsiasi progetto innovativo. La percezione di trovare un terreno fertile per la germinazione delle idee aiuta a individuare le opportunità che sempre si celano dietro e oltre gli ostacoli.
Se questo progetto vedrà la luce è grazie a due persone: Dante Moccetti, che ha saputo coinvolgere e motivare i partner giusti e Max Petraglia che, malgrado i mezzi limitati, ha saputo individuare la soluzione cardine che ne ha resa possibile la realizzazione trovando, ancora una volta, la soluzione dove tutti gli altri (tecnici super specializzati inclusi) intravvedevano solo ostacoli insormontabili.
Il compositore che c'è in me
Nel 2007, senza che vi fosse nessuna particolare avvisaglia, ho deciso di comprarmi una tastiera con l'idea di imparare a suonare (ho comprato una bellissima Casio da ben 350 franchi con tanto di tasti che si illuminano per indicarti quali schiacciare). Va beh, fatto si è che mi sono subito stufato di imparare e mi sono messo a comporre dei brani miei, li ho messi a posto con il pc e ci ho cantato sopra delle parole.
La prima canzone, che ho fatto ascoltare a una decina di persone, è stata un vero successone. Così ho deciso di proseguire e ho realizzato una compilation (in realtà sono tutte delle bozze che andrebbero riarrangiate e cantate un po' più decentemente; magari con un microfono come si deve). Eccole qui sotto.
Evento di Natale
Warm Pools
Introduzione al CRM
Second Life
In quel periodo mi ero cimentato nella programmazione, veramente uno spasso! In questo video una breve sequenza di ciò che avevo realizzato per presentare una società.
Il marketing on-line e i suoi strumenti operativi
Volevo imparare l'inglese, volevo fare un bel viaggio, volevo divertirmi... Fatto si è che ho organizzato un corso di inglese itinerante. Ci dovrebbe ancora essere in giro il sito. Mi sa che un giorno riprenderò questa attività!
www.aaadventure.com
Fondazione Bambini Cardiopatici nel Mondo
Nel 1998 abbiamo costituito la Fondazione Bambini Cardiopatici nel Mondo di cui sono stato nominato vicepresidente. A parecchi anni di distanza, lo dico senza presunzione, qualcosa devo dire che abbiamo fatto. Qui sotto una breve presentazione.
La Fondazione Bambini Cardiopatici nel Mondo si è costituita nel 1998 allo scopo di sostenere, insieme con l'omonima Associazione italiana, l'attività dei cosiddetti "medici volanti": un gruppo di chirurghi, anestesisti-rianimatori, cardiologi – tutti volontari – impegnati a offrire gratuitamente il loro contributo di esperienza e di professionalità in quei Paesi che per varie ragioni non riescono a far fronte con le loro sole forze al grave problema delle cardiopatie congenite
I bambini affetti da cardiopatie congenite in Paesi poveri o privi di adeguate strutture sono tanti: ogni anno ne nascono nel mondo circa 500.000 e molti di loro, se non vengono curati per tempo, sono condannati a morire.
Dalla Svizzera, dove tutti i bambini cardiopatici beneficiano già di un'assistenza esemplare, la Fondazione assume un impegno concretamente solidale rivolto al mondo povero, nel solco della più nobile e meritoria tradizione elvetica. I contributi necessari per poter realizzare i programmi provengono dalla generosità di privati cittadini, dalle elargizioni di istituti di credito, da aziende pubbliche e private e da manifestazioni e serate organizzate per la raccolta di fondi.
Visita il sito della Fondazione
Buona Idea
Le invenzioni, le idee innovative o comunque originali, sono sempre state la mia passione. Viste le mie competenze di marketing decisi, nel 2000, di sviluppare dei servizi mirati a sostenere gli inventori che non sapessero come trasformare la loro idea in un business.Mi sono occupato di questa attività per quasi dieci anni, poi mi sono reso conto che la vera soddisfazione non sta tanto nel gestire i progetti altrui quanto nel dar vita e vedere realizzati i propri. È così che ora mi dedico quasi unicamente ai miei.
Contactum
Nel 1994, in collaborazione con la facoltà di matematica, diedi vita al primo nodo internet privato del Kazakstan. Finalmente era possibile navigare, consultare le Usenet e, soprattutto, mandare email in Svizzera! Fino ad allora, anche spedire un semplice fax, era un'impresa.
Sempre nel 1994 fondai la Contactum, con una sede in Svizzera e una ad Almaty (allora la capitale della Repubblica del Kazakstan) e poi, grazie a un finanziatore, in Italia. Organizzai una rete di agenti online, persone fisiche che, dislocate nei vari punti del mondo, si occupavano di promuovere in rete le aziende che servivamo. Un'idea decisamente innovativa per quegli anni infatti, all'inizio, quando presentavo il servizio e parlavo di cose oggi scontate come il posizionamento nei motori di ricerca o nelle directories, mi guardavano come se fossi un marziano. Poi, fortunatamente, il fenomeno esplose. Oggi mi occupo solo marginalmente di webmarketing ed è forse rimasto più un hobby appassionante che altro.
Marketing non convenzionale
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